L’origine dei sentimenti più profondi non risiede nella paura né nel controllo, ma in una forma di dolcezza che si offre senza imporre. Quando una persona si pone con durezza e autorità, forse ottiene obbedienza o sottomissione, ma non il coinvolgimento autentico del cuore. L’amore nasce e cresce in un clima in cui ci si sente accolti, ascoltati e rispettati, non giudicati o schiacciati. La tenerezza è la scelta di avvicinarsi all’altro con delicatezza, di riconoscere la sua fragilità e la sua dignità, di non umiliarlo per ottenere consenso. In questa atmosfera, l’altro non si sente costretto a amare, ma libero di farlo. La gentilezza diventa allora una forza discreta, capace di generare legami profondi e duraturi. Dove prevale l’autoritarismo, invece, si creano distanza, sospetto e difesa. L’amore autentico rifiuta le logiche del dominio: preferisce la cura alla sopraffazione, la comprensione all’ordine, la prossimità al controllo. Proprio in questa scelta di mitezza si rivela la sua natura più vera e più pura.