La diffidenza chiama l'inganno.— Lucio Anneo Seneca
La diffidenza chiama l'inganno.
L'avversa fortuna non annienta nessuno, se non chi ha illuso la buona.
Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
Che c'è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile?
Un tetto di foglie copre bene quanto uno d'oro.
Il sapiente non è soggetto ad alcuna offesa; pertanto non importa quante frecce siano scagliate contro di lui, dal momento che è del tutto invulnerabile.
Qualsiasi gioco sembra corretto se tutti sono ingannati nello stesso momento.
Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da ingannare.
Come vi può confermare ogni uomo politico, potete ingannare tutti qualche volta e qualcuno per sempre. E di solito questo è sufficiente...
Questo per isperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato.
Un uomo ama a lungo una donna alla quale può mentire, ma una donna non riesce ad amare lungamente un uomo che si lascia ingannare.
Vi diranno che non siete abbastanza. Non fatevi ingannare, siete molto meglio di quello che vi vogliono far credere.
Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni.
Ma cosa, per servire i nostri fini privati, proibisce l'inganno dei nostri amici?
L'idea che lo sforzo creativo e le sostanze che alterano la mente siano strettamente legati è una delle grandi mistificazioni pop-intellettuali del nostro tempo.
È tutto questo fottere a sangue freddo che è morte e idiozia.