La diffidenza chiama l'inganno.— Lucio Anneo Seneca
La diffidenza chiama l'inganno.
Un crimine che riporta successo e fortuna è chiamato virtù.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Poichè sarebbe troppo faticoso avere tutti amici, basta non avere troppi nemici.
Non è mai esistito ingegno senza un poco di pazzia.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.
Gli uomini si inganneranno sempre quando abbandoneranno l'esperienza per sistemi partoriti dall'immaginazione.
Fatto l'inganno, trovata la legge. Siamo tutti uguali davanti alla legge. Ecco perché molti vizi mettono dentro.
I selvaggi si divorano l'un l'altro, gli uomini civili si imbrogliano l'un l'altro, e questo si chiama l'andamento del mondo.
Napoleone ha ingannato l'Europa due volte: la prima quando le ha fatto credere di essere uno stupido; la seconda quando le ha fatto credere di essere uno statista per di più geniale.
Verrà il tempo in cui la gente si renderà conto che gli astrologi sono dei grandi imbroglioni.
Più grande è la frode, più facilmente scenderà giù e verrà inghiottita con maggior avidità, dato che la follia troverà sempre fiducia ovunque gli impostori trovino l'impudenza.
La miglior morale esiste quando non senti mai pronunciare la parola. Quando senti parlare molto a riguardo, è solitamente un inganno.
L'uomo che io amo deve essere nobile e coraggioso, ma anche l'uomo che inganno.
E' meglio ingannarsi sul conto dei propri amici, che ingannare i propri amici.
Un uomo non può essere ingannato che da se stesso.