A stento la divinità concede di amare ed esser saggi.— Publilio Siro
A stento la divinità concede di amare ed esser saggi.
Temendo sempre il saggio evita tutti i guai.
Quando ami non ragioni e quando ragioni non ami.
È solo l'ignorante che disprezza l'educazione.
Gli stolti temono la fortuna, i saggi la sopportano.
Non è mai la domanda che non merita la risposta.
Nessun uomo è così stupido da non poter dare qualche volta un buon consiglio ad un altro, e nessun uomo è così saggio da non errare facilmente se non prende altro consiglio che non da se stesso. Colui che riceve insegnamento solo da se stesso ha uno sciocco come maestro.
Più saggio sei, più credi nell'uguaglianza, perché la differenza tra ciò che le persone più istruite e le persone meno istruite sanno è indicibilmente banale in relazione a tutto ciò che è sconosciuto.
È da saggi saltare sul veloce carro della fortuna che ci passa accanto, ma è ancora più da saggi abbandonarlo quando esso sta per deviare.
Si danno i consigli, ma non si dà la saggezza di seguirli.
In materia di esistenza l'ottimismo ha quasi sempre la meglio sulla saggezza del nulla.
Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio.
La saggezza è la qualità che ti impedisce di cacciarti nelle situazioni in cui ne hai bisogno.
L'aumento di saggezza si può misurare con esattezza in base alla diminuzione di bile.
L'uomo savio si guarda di non cadere in aversità, e quando v'è caduto le porta con pazienzia.
Il cammino della saggezza consiste nel non aver paura di commettere errori.