L'uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso.— Publilio Siro
L'uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso.
Un solo ingrato nuoce a tutti gli infelici.
È da ritenere piuttosto fortunato chi può permettersi di morire quando vuole.
Nulla bramiamo tanto quanto ciò che non ci è consentito.
Ciò che il vecchio dice tutti lo reputano un parere assennato.
Un pericolo non si vince mai senza pericolo.
La sorte non ha innalzato nessuno tanto da non ritorcere contro di lui quanto gli aveva concesso di fare. Non fidarti della momentanea bonaccia: fa presto il mare ad agitarsi; nello stesso giorno le barche affondano là dove si erano spinte per diporto.
La sorte produce spesso mediocrità destinate alla massa, ma alle cose straordinarie dà pregio il fatto stesso di essere rare.
La sorte più felice tocca a colui che passa la vita senza eccessivi dolori sia spirituali sia fisici, non già a colui che ha avuto in sorte le gioie più vive o i maggiori godimenti.
Troppo facilmente si dà del birbante, a cui la sorte è contraria, come del galantuomo a cui la sorte sorrise.
Colui che è veramente colpito dalla mala sorte non si deve aspettare alcuna partecipazione da parte del suo prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente.
Quando la sorte si impadronisce del destino dell'uomo, non usa né pietà né giustizia.
Destini di morte maggiori ottengono sorti maggiori.
Poca importanza ha la sorte per il saggio, perché le cose più grandi e importanti sono governate dalla ragione, e cosi continuano e continueranno ad essere per tutto il corso del tempo.
Un uomo duramente provato non si volta mai indietro a guardare, sa che la cattiva sorte lo segue sempre, passo passo.