La sorte produce spesso mediocrità destinate alla massa, ma alle cose straordinarie dà pregio il fatto stesso di essere rare.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
La morte ci consuma giorno per giorno, non ci trascina via all'improvviso.
Il saggio è pieno di gioia, allegro e sereno, imperturbabile; la sua vita è pari a quella degli dèi.
Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Un uomo duramente provato non si volta mai indietro a guardare, sa che la cattiva sorte lo segue sempre, passo passo.
Ognuno ha in mano la propria sorte.
Destini di morte maggiori ottengono sorti maggiori.
Colui che è veramente colpito dalla mala sorte non si deve aspettare alcuna partecipazione da parte del suo prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente.
L'uomo che non si gonfia nella buona sorte, neppure si angustia quando il vento cambia.
Poca importanza ha la sorte per il saggio, perché le cose più grandi e importanti sono governate dalla ragione, e cosi continuano e continueranno ad essere per tutto il corso del tempo.
Troppo facilmente si dà del birbante, a cui la sorte è contraria, come del galantuomo a cui la sorte sorrise.
L'uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso.
Quando la sorte si impadronisce del destino dell'uomo, non usa né pietà né giustizia.
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