L'esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
Avere amici tutti sarebbe faticoso: è sufficiente non averli nemici.
Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!
La mente che è ansiosa per gli eventi futuri è avvilita.
La vita senza una meta, è un vagabondaggio.
La nostra esistenza è un segreto che sta nel breve attimo in cui l'occhio si apre al mondo e si chiude sull'eternità.
Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza, per tutti gli animali essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso.
Il perpetuarsi dell'esistenza dell'uomo non è che una prova della sua lussuria.
L'esistenza era non solo assurda, era un duro lavoro, puramente e semplicemente. Pensate quante volte vi infilate la biancheria intima, in tutta la vita. Era spaventoso, era disgustoso, era stupido.
Ci si crede liberi, perché si è, nell'esistenza, come un pallone nell'aria, indipendente in apparenza in mezzo alla tempesta che non si sente, ma portati via da lei senza resistenza possibile.
Per quanto essenziali possano essere i doni dell'esistenza, non riusciranno mai ad eguagliare il sorriso di un bambino, la gratitudine di chi non ti ha dimenticato, l'amicizia delle persone buone e la vicinanza di qualcuno che ti ami veramente.
Per esistere solo una volta nel mondo, è necessario non esistere mai più.
Nulla esiste. Se esiste è inconoscibile. Se è conoscibile è incomunicabile.
Siamo al mondo per fornire un pretesto all'esistenza.