A chi è felice è difficile avere una vera comprensione della miseria.
— Quintiliano
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La nostra interpretazione
Quest'aforsima di Quintiliano affronta la complessità dell'empathia umana, suggerendo che le persone fortunate trovano difficile comprendere appieno i problemi dei meno abbienti. Sottolineando l'imperfezione della percezione basata sull’esperienza personale e il limite di una felicità isolata dal contesto sociale più ampio, Quintiliano invita a considerare la necessità di un approccio comprensivo alla sofferenza altrui. L'aforsima solleva interrogativi sulle barriere che separano le diverse sfere della società e sull'impegno necessario per superarli in nome dell’empatia.