La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri.
Tutto ciò che accade è usuale e familiare come le rose in primavera e il raccolto in autunno.
L'arte di vivere assomiglia più alla lotta che alla danza.
Chi ha visto le cose del presente ha visto tutto, sia tutto quello che ha avuto luogo dall'inizio dell'eternità, sia tutto quello che avrà luogo per un tempo senza fine; perché tutte le cose sono di un solo genere e di una sola forma.
Contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto.
Bada a non avere mai nei confronti del misantropo i sentimenti che il misantropo nutre nei confronti degli altri uomini.
C'è un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici.
Nessun uomo è felice se non pensa a se stesso come tale.
È un lavoro, essere felici. È una costruzione. Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che tutto sia a posto, e tenere ben spalato tutto intorno. Ci vuole un sacco di manutenzione.
I due nemici della felicità umana sono il dolore e la noia.
Non bisogna chiedere arance ai meli, sole alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.
Ogni felicità è un capolavoro.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente; né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.
L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.
La nostra condizione è buona al momento della nascita; è colpa nostra se la peggioriamo. La natura ha agito in modo che non ci vuole molto per vivere bene: ognuno è in grado di rendersi felice.
Nulla è più difficile che condurre un uomo alla propria felicità.