Mostrami il tuo cane e ti dirò chi sei.— Riccardo Bacchelli
Mostrami il tuo cane e ti dirò chi sei.
L'uomo discreto, quando s'è accorto d'esser gradito, non si fa invitare due volte; ma da questo ci corre a invitarsi da sé.
Ci sono secoli inquieti, secoli sicuri, secoli disastrosi, secoli trionfali, secoli bui, secoli luminosi; secoli felici non ce n'è.
Il pregiudizio può essere iniquo, ma risponde a una necessità di difesa.
Come il signore si vede dal modo come tratta coi poveri, così l'elegante sa stare fra gli ineleganti, senza metterli in disagio.
L'agricoltura è l'arte di sapere aspettare.
È ingiustizia dire di un uomo cattivo: ha il cuore di un cane; sarebbe assai più giusto, invece, dire di un cane: ha il cuore di un uomo.
Il timore che un cane possa far del male a un bambino è addirittura ridicolo; molto più giustificata è, semmai, la preoccupazione opposta, che cioè il cane si lasci troppo strapazzare dai bambini, contribuendo così a educarli a una totale mancanza di riguardo nei suoi confronti.
È impossibile rompere l'amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio.
I cani hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi.
I cani mi piacciono. Si sa sempre cosa passa per la testa a un cane. I suoi stati d'animo sono quattro. Un cane può essere felice, triste, arrabbiato o concentrato.
Quel che Dio è per l'uomo, l'uomo lo è per il cane.
La grande gioia di avere un cane è quella di poterti rendere ridicolo davanti a lui: non soltanto non ti rimprovererà, ma anche lui farà lo stesso.
Non pensare di cacciare due lepri con un cane.
Se prendi un cane che muore di fame e lo ingrassi, non ti morderà. E' questa la differenza principale tra un cane e un uomo.