Tutti i poeti sono pazzi.— Robert Burton
Tutti i poeti sono pazzi.
La cucina è diventata un'arte, una scienza nobile; i cuochi sono dei gentiluomini.
Se in terra c'è un inferno, si trova certamente nel cuore di un uomo melanconico.
L'allegria è il principale motore che abbatte i muri della malinconia ed è una cura sufficiente in se stessa.
Se c'è un inferno sulla terra, questo si trova nel cuore di un uomo malinconico.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
Un attributo dell'ignoranza, l'autoinganno, potrebbe essere necessario al poeta per sopravvivere.
Il poeta ribelle, l'eroe solitario, è un individuo senza seguaci: non trascina le masse in piazza, non provoca le rivoluzioni. Però le prepara.
Il poeta prende le cose migliori della sua vita e le mette nel suo lavoro. Così il suo lavoro è bellissimo, e la sua vita brutta.
Nessuno fu mai un gran poeta che non fosse nello stesso tempo un profondo filosofo.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
I poeti immaturi imitano; i maturi rubano.