Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Chi dice che comandare è meglio che fottere è un gran bugiardo.
Il non nutrire dubbi sulla fedeltà della propria moglie è un incoraggiamento ai suoi adulteri.
È più facile capire quando l'amore comincia che quando finisce.
Il divorzio è un regolamento di conti. Come il matrimonio.
È la coscienza dei nostri limiti che c'impedisce di superarli.
L'avaro ha una somma pazzia, che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
Quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: 'Roba mia, vientene con me!'.
Vinci l'ira con la delicatezza, la cattiveria con la bontà, l'avarizia con la generosità, la menzogna con la verità.
Se denaro è simbolo di escrementi, l'avarizia non è che una forma di coprofagia.
Un avaro non può mai essere virtuoso.
Che cos'è l'avarizia? È un continuo vivere in miseria per paura della miseria.
Non c'è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.