L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.— Publilio Siro
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
Non bisogna perdere occasione alcuna di stare all'allerta.
Colui che osa, vince il pericolo ancor prima di incontrarlo.
La perdita di cui non ci si avvede non è una perdita.
Chiunque sia colui che la sfortuna va cercando, lo trova facilmente.
Temendo sempre il saggio evita tutti i guai.
L'avarizia accumula ricchezze che usa per il tornaconto personale, non nell'interesse collettivo.
Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l'avaro il più povero.
La barba la portano gli avari per non comprare la cravatta.
L'avarizia è l'unico vizio che, negli occhi dei posteri, si trasforma in virtù.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
L'avarizia è un vizio che può trarre in inganno perché all'inizio assume l'aspetto di una virtù.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
L'avaro diventa ricco facendo mostra di essere povero, mentre il prodigo s'impoverisce facendo mostra di essere ricco.
Non c'è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.