Si diceva della vecchia Sarah, duchessa di Marlborough, che non mettesse mai i puntini sulle "i", per risparmiare inchiostro.
Non vi è alcuna prova che Elisabetta abbia avuto molto gusto per la pittura; essa, però, ha amato i quadri che la raffiguravano.
La vita è una tragedia per quelli che sentono e una commedia per quelli che pensano.
Qualsiasi cosa tranne la storia, perché la storia è sempre sbagliata.
Vinci l'ira con la delicatezza, la cattiveria con la bontà, l'avarizia con la generosità, la menzogna con la verità.
Se vuoi eliminare l'avarizia, devi eliminare sua madre: la prodigalità.
L'avarizia è prudenza, e la prudenza avarizia.
Un avaro non può mai essere virtuoso.
L'avaro prova insieme tutte le preoccupazioni del ricco e tutti i tormenti del povero.
L'avarizia ci toglie il piacere di spendere, ma ci dà quello di non aver speso.
L'avarizia, com'è noto, ha una fame da lupo, e quanto più s'ingrassa, tanto più si fa insaziabile.
Alla povertà mancano molte cose, all'avarizia tutte.
L'avarizia è naturale. Percorri pure tutta la città, le piazze, le case, i templi: se qualcuno affermerà di non volere più di quello che gli basti --- la natura infatti è contenta di poco --- ritieni di avere trovato la fenice.
Quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: 'Roba mia, vientene con me!'.
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