Vissero infelici perché costava meno.— Leo Longanesi
Vissero infelici perché costava meno.
Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda.
Esistono tipi che assumono una personalità soltanto al telefono.
Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale.
Non datemi consigli! So sbagliare da solo.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.
Avaro. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.
Bisogna fuggire l'avarizia perché è un difetto molto brutto e cattivo, ma bisogna amare l'economia che è buona virtù e sorella della prudenza; essa è un grande aiuto alla carità.
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
Era avarissimo: quando dava la mano porgeva solo due dita.
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
Che cos'è l'avarizia? È un continuo vivere in miseria per paura della miseria.
La disdetta dell'avaro è che non riesce a infilarsi nella fessura del salvadanaio.
Allo Stato il denaro è necessario come i nervi che lo sostengono, e quando vi siano numerosi gli avari, essi devono esser considerati come la base e il fondamento di quello.
Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
Se vuoi eliminare l'avarizia, devi eliminare sua madre: la prodigalità.