L'avarizia comincia dove finisce la povertà.— Honoré de Balzac
L'avarizia comincia dove finisce la povertà.
Una nobiltà senza privilegi è come un utensile senza manico.
L'amicizia dura quando ciascuno dei due amici pensa di avere una lieve superiorità sull'altro.
Se la luce è il primo amore della vita, l'amore non è forse la luce del cuore?
Lo schiavo ha la propria vanità, non vuole obbedire che al più grande dei despoti.
La sola vittoria contro l'amore è la fuga.
Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
C'è solo un modo di buttare via il proprio denaro: non spenderlo.
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
Il taccagno è un avaro che recita male la propria parte.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
Epitaffio su una lapide in un cimitero scozzese: Qui giace Fred Mc Guire. Gli cadde un penny: morì nella mischia.
L'avarizia è prudenza, e la prudenza avarizia.
L'avaro diventa ricco facendo mostra di essere povero, mentre il prodigo s'impoverisce facendo mostra di essere ricco.
L'avarizia ci toglie il piacere di spendere, ma ci dà quello di non aver speso.