L'avarizia comincia dove finisce la povertà.
L'uomo non è né buono, né minaccioso, è nato con degli istinti e delle attitudini.
Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.
Che cos'è l'arte, signore? È la natura concentrata.
Nella disgrazia bisogna rispettare coloro che si sono rispettati nella grandezza.
Molière, ragazzi miei, ha avuto l'onestà e il patriottismo a base del suo genio.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
L'avaro spende più da morto in un sol giorno di quanto facesse da vivo in dieci anni; e il suo erede spende più in dieci mesi di quanto non abbia saputo fare lui durante tutta la vita.
L'avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.
Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l'avaro il più povero.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
L'avarizia delle persone, delle famiglie e delle nazioni può contagiare i meno abbienti come i più ricchi, e suscitare negli uni e negli altri un materialismo che soffoca lo spirito.
L'avaro non è buono nei confronti di nessuno, pessimo nei confronti di sé stesso.
Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.
All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.
Molti parlano dei poveri, ma pochi parlano con i poveri.
La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
Quando si pensa essere sì pochi che godono o per meglio dire monopolizzano i benefici della società incivilita e che tanti sono i sofferenti, non si può fare a meno di dubitare: se veramente la classe povera ritrae molto profitto dalla civiltà presente.
La povertà è la matrigna del genio.
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.
Se ciascuno si accontentasse del necessario e donasse ai poveri il superfluo, non vi sarebbero né ricchi né poveri.
Un parente povero è sempre un parente lontano.
Quando il povero dona al ricco, il Diavolo se ne ride.
È bello essere poveri anche perché quando ti avvicini ai settant'anni i tuoi figli non cercano di dichiararti non sano di mente per prendere il controllo delle tue proprietà.
In verità non è povertà, se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più.
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