Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
Guardati allo specchio: se ti appari bello, devi anche fare belle cose; se ti appari brutto, devi colmare la mancanza della natura con il tuo nobile agire.
I cambiamenti di luogo non rendono intelligente chi è stupido.
Chi è casta? Colei, di cui le voci si guardano dal calunniare.
Il potere rivela gli uomini.
Parla al momento giusto.
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale.
Bisogna fuggire l'avarizia perché è un difetto molto brutto e cattivo, ma bisogna amare l'economia che è buona virtù e sorella della prudenza; essa è un grande aiuto alla carità.
L'uomo economo è il più ricco degli uomini, ma l'avaro è il più povero.
Un avaro non può mai essere virtuoso.
All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
Epitaffio su una lapide in un cimitero scozzese: Qui giace Fred Mc Guire. Gli cadde un penny: morì nella mischia.
Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.