Il più disgraziato degli uomini è colui che non sa sopportar la disgrazia.— Biante
Il più disgraziato degli uomini è colui che non sa sopportar la disgrazia.
Ottieni con la persuasione, non con la violenza.
Bisogna amare gli amici come se un giorno si dovessero odiare.
Ciò che possiedi di buono, ascrivilo agli dèi, non a te.
Procurate, mentre siete giovani, di acquistare della sapienza; sarà questa l'unica vostra consolazione nella vecchiaia: voi non potete fare un migliore acquisto e questa è l'unica cosa il cui possesso sia certo, e che nessuno potrà rapirvi.
Cerca di vincere i tuoi nemici con la persuasione, non con la forza.
Perdere un genitore può essere considerata una disgrazia. Perderli tutti e due è segno di trascuratezza.
Le disgrazie degli altri ci impressionano tanto perché potrebbero capitare anche a noi.
La peggior disgrazia può darci modo di esercitare la nostra migliore virtù. In ciò può essere ancora una fortuna.
Quando una disgrazia è accaduta e non si può più mutare, non ci si dovrebbe permettere neanche il pensiero che le cose potevano andare diversamente o addirittura essere evitate: esso infatti aumenta il dolore fino a renderlo intollerabile.
Se un uomo parla delle proprie disgrazie, in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole.
Nelle disgrazie gli uomini invecchiano presto.
Il modo più facile di sopportare una disgrazia è vedere un nemico stare peggio.
La disgrazia più grande non è non essere amati, ma non amare.
La disgrazia è una visita del Signore; è un dono, una ricchezza, quasi un privilegio.
La disgrazia ci fa conoscere strani compagni di letto.