Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.— Confucio
Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.
L'uomo saggio non ha mai due opinioni; l'uomo benevolente non si preoccupa mai; l'uomo coraggioso non ha mai paura.
In qualsiasi direzione vai, vacci con il cuore.
Tutti gli uomini si nutrono, ma pochi sanno distinguere i sapori.
Fate il bene per se medesimo, senz'alcun motivo d'interesse personale; vi sarà resa la giustizia che meritate, godrete senza contrasto della reputazione di virtù e di sapienza, che si forma da se medesima in favore di quelli che così si governano senza parere di ambirla.
Errare e non correggersi, questo è errare!
Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Gli avari sono dei contemporanei antipatici, ma dei graditissimi antenati.
Con la mancanza di collera si vinca la collera. Con la bontà si vinca la cattiveria. Con la generosità si vinca l'avarizia. Con la verità si vinca il menzognero.
Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
La disdetta dell'avaro è che non riesce a infilarsi nella fessura del salvadanaio.
E gioverravi ricordarvi che l'avarizia fu sempre inimica della virtù. Raro potrà acquistare nome animo alcuno che sia dato al guadagno.
Se i cristiani credessero effettivamente a Cristo farebbero il più delle volte il contrario di ciò che fanno e sarebbero l'opposto di quel che sono in quasi tutte le ore della vita cioè superbi, avidi, avari, vendicativi, violenti, carnali e bestiali.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
Il bene perduto rende l'uomo avaro.