L'avarizia. È così sciocca che non sa neppure contare.
Quando un governo dura da troppo tempo, si decompone a poco a poco senza che lo si noti.
La libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono.
Ho sempre constatato che, per riuscire nel mondo, bisogna avere l'aria folle ed essere saggi.
I vizi che vengono dal fatto che non ci si stima abbastanza non sono in minor numero di quelli che vengono dal fatto che ci si stima troppo.
Bisognerebbe riuscire a convincere gli uomini della felicità che essi ignorano, persino quando ne godono.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
Epitaffio su una lapide in un cimitero scozzese: Qui giace Fred Mc Guire. Gli cadde un penny: morì nella mischia.
L'avaro ha una somma pazzia, che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
Gli avari sono dei contemporanei antipatici, ma dei graditissimi antenati.
Perfino le persone prodighe diventano, con un avaro, oculate, attente improvvisamente alla ripartizione delle spese.
Il taccagno è un avaro che recita male la propria parte.
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
Quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: 'Roba mia, vientene con me!'.
I pensieri dell'avaro sono pesanti e lividi come il metallo ch'egli ama.