Il meglio è il nemico mortale del bene.— Montesquieu
Il meglio è il nemico mortale del bene.
L'amicizia è un contratto col quale ci obblighiamo a fare piccoli favori agli altri perché gli altri ce ne facciano di grandi.
Quando un governo dura da troppo tempo, si decompone a poco a poco senza che lo si noti.
Un uomo non è infelice perché ha delle ambizioni, ma perché né è divorato.
Il sorteggio per via di sorte è proprio per natura della democrazia; quello per via di scelta, dell'aristocrazia.
Il viaggio verso l'eccellenza è un viaggio che non finisce mai. Alcune persone, però, non muovono mai il primo passo per iniziarlo.
La perfezione umana e il perfezionamento tecnico non sono conciliabili. Se vogliamo l'una, bisogna sacrificare l'altra; a questo punto le strade si separano. Chi di questo è convinto sa quel che fa in un senso o nell'altro.
L'assenza di difetti nella bellezza è di per sé un difetto.
L'eccellenza dell'esecuzione non può compensare la mediocrità della concezione.
Tutti noi abbiamo bisogno di mezzi per accettate l'imperfezione che fa parte dell'essere umano. Credo che la coca sia l'unico non-miracolo scambiato per miracolo.
Il miglioramento continuo è meglio della perfezione in ritardo.
Io sono nessuno. Nessuno è perfetto.
La somma dei dolori possibili per ogni anima è proporzionale al suo grado di perfezione.
Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione.
La perfezione non esiste. Capire questo è il trionfo dell'intelligenza umana, pretendere di possederla è la forma più pericolosa di pazzia.