L'avarizia è un vizio che può trarre in inganno perché all'inizio assume l'aspetto di una virtù.
Sempre la vendetta è il godimento di un animo da poco, di un animo pauroso e gretto. Puoi averne subito la prova: nessuno gode della vendetta più della donna.
Si deve conoscere la propria misura.
Felice è solo colui che non desidera nulla.
Questo bisogna chiedere nelle preghiere: una mente sana in un corpo sano.
Un uomo fortunato è più raro di un corvo bianco.
Allo Stato il denaro è necessario come i nervi che lo sostengono, e quando vi siano numerosi gli avari, essi devono esser considerati come la base e il fondamento di quello.
Maladetta sie tu, antica lupa,che piú che tutte l'altre bestie hai predaper la tua fame sanza fine cupa!
Essere avaro vuol dire rubare agli altri, scialacquare vuol dire rubare a sé ed agli altri.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
Il bene perduto rende l'uomo avaro.
L'avaro è senz'altro un pazzo: che senso ha, infatti, vivere da povero per morire da ricco?
Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Tra l'avarizia e la prodigalità sta l'economia, ed è questa una virtù che l'uomo onesto deve praticare.
I pensieri dell'avaro sono pesanti e lividi come il metallo ch'egli ama.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
Login in corso...