All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.— Publilio Siro
All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
Nelle liti, chi perde è sempre la verità.
Un buon rimedio alle offese è dimenticare.
Bene visse colui che poté morire come volle.
Sbaglia l'ammalato che lascia i suoi averi in eredità al medico.
Il pauroso vede pericoli anche dove non ce ne sono.
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
Gli avari sono dei contemporanei antipatici, ma dei graditissimi antenati.
Maladetta sie tu, antica lupa, che piú che tutte l'altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa!
L'avarizia ci toglie il piacere di spendere, ma ci dà quello di non aver speso.
L'avaro ha una somma pazzia, che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
L'avaro prova insieme tutte le preoccupazioni del ricco e tutti i tormenti del povero.
L'avarizia è prudenza, e la prudenza avarizia.
Non c'è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.
L'avarizia com'è noto ha una fame da lupo e quanto più s'ingrassa tanto più si fa insaziabile.
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».