All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
Una perdita che non si conosce è una perdita totale.
Colui che osa, vince il pericolo ancor prima di incontrarlo.
Lo stare zitto è la saggezza dello sciocco.
Mentre smettiamo di pensare, spesso perdiamo la nostra opportunità.
La disponibilità di un animo altruista non ha limiti.
L'avaro spende più da morto in un sol giorno di quanto facesse da vivo in dieci anni; e il suo erede spende più in dieci mesi di quanto non abbia saputo fare lui durante tutta la vita.
La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
I pensieri dell'avaro sono pesanti e lividi come il metallo ch'egli ama.
Non si trova nessuno che voglia dividere il suo denaro: ma a quanti ciascuno distribuisce la sua vita! Sono stretti nel tenere la borsa; appena si tratta di perdere tempo, sono larghissimi in quella sola cosa in cui è virtù l'avarizia.
L'avarizia. È così sciocca che non sa neppure contare.
Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l'avaro il più povero.
Il più grande piacere per un avaro è la rinuncia a un piacere.
L'avaro non è buono nei confronti di nessuno, pessimo nei confronti di sé stesso.
Bisogna fuggire l'avarizia perché è un difetto molto brutto e cattivo, ma bisogna amare l'economia che è buona virtù e sorella della prudenza; essa è un grande aiuto alla carità.