Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.— Italo Svevo
Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.
Del senno di poi si può sempre ridere e anche di quello di prima, perché non serve.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
L'avaro ha una somma pazzia, che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
L'avarizia è un vizio che può trarre in inganno perché all'inizio assume l'aspetto di una virtù.
L'avarizia nasce dalla convinzione che certe cose ci sono necessarie mentre probabilmente non lo sono, e dal timore che ci venga tolto ciò da cui dipende il nostro sostentamento.
Il più grande piacere per un avaro è la rinuncia a un piacere.
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
L'avaro diventa ricco facendo mostra di essere povero, mentre il prodigo s'impoverisce facendo mostra di essere ricco.
Se vuoi eliminare l'avarizia, devi eliminare sua madre: la prodigalità.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.