Il taccagno è un avaro che recita male la propria parte.
Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti.
Niente allevia le nostre sofferenze come quelle dei nostri amici.
La bellezza si vede. Il fascino si sente.
È la sfiducia in se stessi che fa credere ai miracoli.
Sciopero: la massa in scena.
Maladetta sie tu, antica lupa, che piú che tutte l'altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa!
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
Piangiamo sulla povertà, ma non inteneriamoci per l'avarizia nemmeno se è l'avarizia di un povero.
Vissero infelici perché costava meno.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
L'avarizia com'è noto ha una fame da lupo e quanto più s'ingrassa tanto più si fa insaziabile.
Sono avaro e per non farmene accorgere mi sto rovinando. Ogni volta che vado a pranzo con degli amici voglio essere sempre io quello che paga per tutti.
La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.
Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
L'avaro prova insieme tutte le preoccupazioni del ricco e tutti i tormenti del povero.