L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati.— Leo Longanesi
L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati.
Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale.
I ricordi sono come i sogni: si interpretano.
Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.
Il moderno invecchia; il vecchio ritorna di moda.
Non è necessario esser dei geni; ci si può accontentare di una mediocrità, tanto mediocre, da star fuori del comune.
Ama l'arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.
In arte vale un solo argomento, quello che non si può spiegare.
L'arte esiste solo per comunicare un messaggio spirituale.
Se invece di prendere sul serio l'arte, la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione.
L'opera d'arte è sempre una confessione.
La bella illusione del mondo del sogno, dove ogni uomo è artista pieno, è madre di ogni arte figurativa e altresì, come vedremo, di una metà importante della poesia.
Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita.
La cosa più alta che possa far l'arte è di darvi la fedele immagine della presenza d'un nobile essere umano. Essa non ha fatto mai più di questo, e non dovrebbe far meno.
V'è una sola cosa al mondo eternamente bella, giovane e feconda: l'arte divina.