Un avaro non può mai essere virtuoso.
Bisogna stimare di più l'uomo giusto che il consanguineo.
Non si deve far smettere chi contraddice contraddicendolo, ma bisogna convincerlo: neppure il pazzo infatti è curato da chi diventa a sua volta pazzo.
Se prendi una bella moglie non l'avrai solo per te, se la prendi deforme sarai solo tu a scontare la pena.
Osserva i tuoi nemici, perché scopriranno per primi i tuoi punti deboli.
Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
L'avarizia è sempre in punto di morte, tutte le cose per essa si trasformano nel fuscello a cui si attacca nell'angoscia dell'agonia. L'avarizia vede dappertutto il fondo della cassetta, per essa il mondo è logoro fin dall'inizio. È sempre al verde.
Tra l'avarizia e la prodigalità sta l'economia, ed è questa una virtù che l'uomo onesto deve praticare.
L'avarizia. È così sciocca che non sa neppure contare.
E gioverravi ricordarvi che l'avarizia fu sempre inimica della virtù. Raro potrà acquistare nome animo alcuno che sia dato al guadagno.
L'avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.
All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
L'avarizia com'è noto ha una fame da lupo e quanto più s'ingrassa tanto più si fa insaziabile.
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
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