Un avaro non può mai essere virtuoso.— Antistene
Un avaro non può mai essere virtuoso.
Se prendi una bella moglie non l'avrai solo per te, se la prendi deforme sarai solo tu a scontare la pena.
Bisogna badare ai nemici, perché sono i primi a notare i nostri errori.
Osserva i tuoi nemici, perché scopriranno per primi i tuoi punti deboli.
È meglio lottare con pochi buoni contro tutti i malvagi che con molti malvagi contro pochi buoni.
È proprio dei re agire bene e sentirsi dire male.
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
L'avarizia è la forma più sensuale di castità.
L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
Perfino le persone prodighe diventano, con un avaro, oculate, attente improvvisamente alla ripartizione delle spese.
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
La disdetta dell'avaro è che non riesce a infilarsi nella fessura del salvadanaio.
L'avaro diventa ricco facendo mostra di essere povero, mentre il prodigo s'impoverisce facendo mostra di essere ricco.
Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.
Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
L'avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.