L'avaro diventa ricco facendo mostra di essere povero, mentre il prodigo s'impoverisce facendo mostra di essere ricco.
L'avarizia ci toglie il piacere di spendere, ma ci dà quello di non aver speso.
E gioverravi ricordarvi che l'avarizia fu sempre inimica della virtù. Raro potrà acquistare nome animo alcuno che sia dato al guadagno.
Perfino le persone prodighe diventano, con un avaro, oculate, attente improvvisamente alla ripartizione delle spese.
La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale.
Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
Bisogna fuggire l'avarizia perché è un difetto molto brutto e cattivo, ma bisogna amare l'economia che è buona virtù e sorella della prudenza; essa è un grande aiuto alla carità.
C'è solo un modo di buttare via il proprio denaro: non spenderlo.
L'avarizia è la forma più sensuale di castità.