Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi.— Antistene
Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi.
Bisogna stimare di più l'uomo giusto che il consanguineo.
Bisogna badare ai nemici, perché sono i primi a notare i nostri errori.
Osserva i tuoi nemici, perché scopriranno per primi i tuoi punti deboli.
Se prendi una bella moglie non l'avrai solo per te, se la prendi deforme sarai solo tu a scontare la pena.
Se non riesci a odiare e a invidiare gli altri, essi ti odieranno e ti invidieranno per questo.
Essere felici vuol dire essere invidiati. Ora c'è sempre qualcuno che ci invidia. Si tratta di scoprirlo.
L'invidia si annida in fondo al cuore umano come una vipera nella sua tana.
Dobbiamo credere nella fortuna. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di chi non ci piace?
Ogni qual volta che un amico ha successo una piccola parte di me muore.
L'invidia è il segno sicuro del difetto, dunque se è rivolta ai meriti altrui è il segno del difetto di meriti propri.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo pecco d'invidia.
Come una falena rode un indumento, così fa l'invidia consuma una persona.
Se c'era invidia tra noi modelle non mi riguardava. Ero l'unica coi capelli rossi: avevo un mercato mio.
Benedetto colui che ha imparato ad ammirare, ma non invidiare, a seguire ma non imitare, a lodare ma non lusingare, a condurre ma non manipolare.