L'ironia è un tic dello spirito.
L'appetito non vien mangiando, ma vedendo mangiare gli altri.
Chi non desidera la donna d'altri non la merita.
Il conformista è uno che sfoggia le opinioni che non ha.
Francesco Alberoni: il tuttologo del niente.
La bellezza si vede. Il fascino si sente.
La prova della bontà di una religione è il poter fare delle battute su di essa.
Il barbaro o deride senza riserve o venera senza riserve. La civiltà è un sorriso che mescola con discrezione ironia e rispetto.
Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il TG in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.
Con il mio lavoro mi rapporto in modo giocoso, senza prendermi troppo sul serio, cercando di lavorare al meglio e di divertirmi, qualsiasi sia il ruolo che mi trovo a fare.
Penso che la risata sia la miglior medicina. Se non sai ridere di te stesso, allora non sai ridere della vita e della stupidità di tutto quanto.
Scrivere è scolpire: occorre soprattutto togliere, con un obiettivo in mente e un po' di ironia nelle dita.
Perché non ho scritto La Divina Commedia? Perché non c'ho pensato.
L'ironia è il primo indizio del fatto che la coscienza è diventata cosciente. E l'ironia attraversa due stadi: lo stadio stabilito da Socrate, quando ha affermato "so soltanto di non sapere", e lo stadio stabilito da Sanches, quando ha affermato "non so se non so niente".
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
Il sarcasmo è la forma più bassa d'ironia.