Non si è mai felicemente sposati. O si è felici o si è sposati.
L'esperienza è il riconoscimento tardivo dei propri errori.
Malinconia è crogiolarsi nella propria tristezza.
Se la ricchezza non ci dà la felicità, ci fa sopportare meglio l'infelicità.
La morte ci fa rinunciare a quello che la vita non ci avrebbe mai dato.
Niente fa più invecchiare della fine di un grande amore.
Tutti i coniugi del mondo sono male sposati, perché ognuno custodisce dentro di sé, nei segreti dove l'anima è del Diavolo, l'immagine sottile dell'uomo desiderato che non è quello del marito, la figura volubile della donna sublime che la moglie non ha realizzato.
Il matrimonio ha dei lati buoni ma ne ha anche parecchi di cattivi. I lati buoni del matrimonio erano per lo più buoni al negativo.
I' ho sempre sentito a di' che nel matrimonio, come nell'altri lochi, contentezza val più meglio che ricchezza.
C'è almeno un matrimonio che rende un uomo felice: quello di sua figlia.
Il primo respiro dell'adulterio è il più libero; dopo, si sviluppano delle costrizioni che scimmiottano il matrimonio.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
Nella maggior parte dei matrimoni le persone non si uniscono. Si sottraggono l'una all'altra.
Le ragazze non sposano mai gli uomini con cui civettano. Pensano che non stia bene.
Libri e matrimonio non vanno d'accordo.
Nella vita matrimoniale, l'affetto nasce quando i coniugi assolutamente si detestano.