Roberto Gervaso offre una prospettiva profonda sulla natura della solitudine e il suo impatto sull'identità individuale. L'aforisma suggerisce che la condizione di isolamento può fungere da specchio per l'anima, permettendo all’individuo un momento cruciale di introspezione o una caduta nel caos interiore. In questo senso, la solitudine non è semplicemente il contrario della compagnia sociale; piuttosto, emerge come uno stato che può condurre a due estremi opposti: riconoscere e accettare se stessi completamente o smarrirsi nella confusione di sé. Questa riflessione invita al pensiero sulle sfumature della solitudine e il suo ruolo nell’elaborazione del senso di sé.