C'è un punto morto nella notte, dove fa più freddo e il tempo più nero, dove il mondo ha dimenticato la sera e l'alba non è ancora una promessa. Un tempo in cui è troppo presto per alzarsi, ma così tardi per andare a letto.
Sarebbe una bella cosa. Passare il tempo a fare sogni ad occhi aperti di giorno e svegliarsi per ritrovarsi circondati dalla notte.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Certe notti sono fatte per la tortura, o la riflessione, o il sapore di solitudine.
Chissà perché la notte, come la gomma, è di un'infinita elasticità e morbidezza, mentre il mattino è così spietatamente affilato.
La notte ci piace perchè, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Di notte le ciliege sono più succosedi quelle raccolte a mezzogiorno...Nella ciliegia raccolta di notte,maturata dalla rugiada estivac'è il succo della pura delizia.Fresca, scura, dolce e profumata di cielo.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
La sera bisogna uscire, girare, mangiarsi la notte, perdersi nella merda della periferia e capire che solo la notte con i suoi accordi e le sue note improbabili ti può far capire qualcosa. La notte che ti costringe a un duello tra la tua vita e tutta l'altra vita.
Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai...
La notte è un pozzo nero dove intingo inchiostro per le mie poesie.
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