Se noi portiamo una croce, gli animali ne portano tre.
Anche gli animali sono creature di Dio, che nella loro muta sofferenza sono un segno dell'impronta universale del peccato e della universale attesa della redenzione.
Il nostro amore per loro si misura proprio dai sacrifici cui siamo disposti a sobbarcarci.
Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali.
Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da fatica o malattia, questa è la più bella virtù del forte verso il debole.
Quanta dolcezza, amore, voglia di vivere e di rialzarci dopo le sofferenze e le sconfitte possono trasmetterci gli animali!
Gli animali ci aiutano a ristabilire quell'immediato contatto con la sapiente realtà della natura che è andato perduto per l'uomo civilizzato.
Nel cristianesimo, invece, l'animale è una cosa; un semplice oggetto da sfruttare, allevare, cacciare e mangiare, l'uomo è il nemico mortale dell'animale, il suo diavolo.
Come l'origine dell'uomo è passata attraverso la condizione animale, così la chiave della comprensione dell'uomo passa attraverso la conoscenza degli animali.
Esistono poi gli animali e tra gli animali includo anche gli uomini; l'etimologia di animale è, infatti, "anima", la comunanza di vita ricevuta e, se posso esprimermi così, riconosciuta dalla propria coscienza.
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