I popoli non sono disposti al rimorso, che è un problema solo dell'individuo.
L'amore dispone di due palcoscenici su cui si recita il grande duetto, e sono entrambi infiniti: il letto e il mondo.
L'uomo è un giocattolo in mano a forze e intenzioni delle quali ignoriamo la vera natura, è un burattino manovrato da impulsi che si accendono al di là dei confini delle nostra ragione.
La vita sono un uomo e una donna che si incontrano perché sono fatti l'uno per l'altro, perché sono, l'uno per l'altro, ciò che la pioggia è per il mare: l'uno torna sempre a cadere nell'altro, si generano a vicenda, l'uno è la condizione dell'altro.
Gli inglesi sono difficili da capire quasi quanto i ricchi.
Amare significa semplicemente conoscere appieno la gioia e poi morire.
Il rimorso di un uomo è la reminiscenza di un altro.
Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso.
Questo era un altro rimorso che non sarebbe mai riuscito a diventare un rimpianto.
Nel Macbeth, il bene appare solo nella vendetta che il bene compie, nel rimorso, nella punizione. Nessuna figura ne impersona la presenza.
Le vittime sono anch'esse colpevoli, se non altro dei nostri rimorsi.
I veri acciacchi dell'età sono i rimorsi.
La parte preparatoria dei rimorsi, di solito, è abbastanza piacevole.
Se mi guardo alle spalle, vedo più rimorsi che successi.
Alla fine la storia darà ragione a qualcuno e poi non dormirà per il rimorso.
Meglio aver rimorsi che rammarichi.