L'attesa del castigo è già una pena.— Lucio Anneo Seneca
L'attesa del castigo è già una pena.
La legge del dono fatto da amico ad amico è che l'uno dimentichi presto di aver dato, e l'altro ricordi sempre di aver ricevuto.
I vizi ti allettano con una ricompensa: al servizio della virtù devi vivere gratuitamente.
Per l'uomo non ci sono certezze e la fortuna non lo conduce necessariamente alla vecchiaia: lo congeda a suo piacimento.
È cosa egregia imparare a morire.
Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
Quella vile docilità che per molte donne è come il castigo e insieme il riscatto dell'adulterio.
Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l'incendio e si castiga chi ha dato l'allarme.
Non limitarti a castigare quelli che hanno commesso una colpa, ma cerca anche di impedire quelli che stanno per commetterne una.
È opportuno che il malvagio venga punito, quanto lo è che il medico curi l'ammalato: ogni castigo, infatti, è una sorta di medicina.
Il vero castigo di chi compra le lodi è ch'egli finisce col credere alle lodi pagate.
La certezza di un castigo, benchè moderato, farà sempre una maggiore impressione che non il timore di un altro più terribile, unito colla speranza dell'impunità.
Il controllo sulle società continuerà a esercitarsi dopo che l'uomo è venuto al mondo; mediante il castigo, come accadeva in passato, e in misura sempre maggiore mediante metodi più efficienti di premio e di manipolazione scientifica.