L'attesa del castigo è già una pena.— Lucio Anneo Seneca
L'attesa del castigo è già una pena.
Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte.
L'uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande.
Averci dato un solo ingresso alla vita, ma diverse vie di uscita è quanto di meglio abbia stabilito la legge divina. Dovrei aspettare la crudeltà di una malattia o di un uomo, quando posso invece sottrarmi ai tormenti e stroncare le avversità?
Ogni cambiamento di luogo diventa una delizia.
Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente.
Il controllo sulle società continuerà a esercitarsi dopo che l'uomo è venuto al mondo; mediante il castigo, come accadeva in passato, e in misura sempre maggiore mediante metodi più efficienti di premio e di manipolazione scientifica.
Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l'incendio e si castiga chi ha dato l'allarme.
Quella vile docilità che per molte donne è come il castigo e insieme il riscatto dell'adulterio.
La certezza di un castigo, benchè moderato, farà sempre una maggiore impressione che non il timore di un altro più terribile, unito colla speranza dell'impunità.
È opportuno che il malvagio venga punito, quanto lo è che il medico curi l'ammalato: ogni castigo, infatti, è una sorta di medicina.
Non limitarti a castigare quelli che hanno commesso una colpa, ma cerca anche di impedire quelli che stanno per commetterne una.
Il vero castigo di chi compra le lodi è ch'egli finisce col credere alle lodi pagate.