Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.— Lucio Anneo Seneca
Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.
Quando aumenta il sapere, aumenta il dolore.
Nessuno può elargire benefici con tanta avvedutezza da non ingannarsi di frequente: cadano pure nel vuoto, purché qualche volta non vadano perduti.
La saggezza procura subito la ricchezza: la dà rendendola superflua.
Bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perché non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti.
La filosofia non è un'arte che cerca il favore popolare e non è fatta per essere ostentata; non consiste nelle parole, ma nei fatti.
Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; gent'è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa che tu ti forbi. La tua fortuna tanto onor ti serba, che l'una parte e l'altra avranno fame di te, ma lungi fia dal becco l'erba.
La più grande fortuna degli uomini è la liberazione dalla paura.
In tutte le cose la sorte è padrona e a suo capriccio, più che in base alla verità, le imprese vengono rese illustri oppure oscure.
La fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta, per allettare gli altri.
Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ce ne lasci governare l'altra metà.
La faccia è la prima cosa che si butta via quando la fortuna ti abbandona, il resto della decadenza segue in tempi più lunghi.
L'unica cosa sicura della fortuna è che essa cambierà.
La fortuna può dire a molti, io non ho maggior potere di beneficarti, ma nessuno può mai vantarsi, e dire alla fortuna, tu non hai forza di nuocermi davantaggio e di aumentare i miei dolori.
È più facile ottenere un favore dalla fortuna piuttosto che trattenerla.
Quando hai fortuna, sii moderato; quando hai sfortuna, sii assennato.