Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.— Lucio Anneo Seneca
Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.
Il sapiente non è soggetto ad alcuna offesa; pertanto non importa quante frecce siano scagliate contro di lui, dal momento che è del tutto invulnerabile.
Certi animali, per non essere scovati, confondono le loro orme intorno alla tana: devi fare lo stesso, altrimenti non mancheranno i seccatori.
Gli insulti degli ignoranti bisogna ascoltarli senza scomporsi, e se uno aspira alla virtù deve disprezzare il disprezzo stesso.
Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.
Come si troverebbero bene certe persone se si staccassero da sé stesse! E invece si opprimono, si affliggono, si guastano, si spaventano, tutto da soli.
Se pensassimo a tutte le fortune che abbiamo avuto senza meritarle non oseremmo più lamentarci.
Bisogna regolarsi con la fortuna come con la salute: goderne quando è buona, pazientare quando è cattiva, e non ricorrere a estremi rimedi che in caso di estremo bisogno.
Bisogna fidarsi pochissimo di una grandissima fortuna.
Preferisco avere una goccia di fortuna che una botte di saggezza.
La più grande fortuna degli uomini è la liberazione dalla paura.
Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: Buon viaggio!
I fortunati del mondo hanno il loro valore, ma soltanto il valore negativo della ripulsa. Essi esultano e mettono in luce il fascino e la bellezza degl'infelici.
La fortuna è donna: ed è necessario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla.
Ciascuno è fabbro della propria fortuna.
L'amico sicuro si riconosce nell'incerta fortuna.