Ogni eccesso reca in sé il germe della propria auto-soppressione.— Sigmund Freud
Ogni eccesso reca in sé il germe della propria auto-soppressione.
Tutti coloro che desiderano essere più nobili di quanto la loro costituzione non permetta soccombono alla nevrosi; sarebbero stati più sani se fosse stato loro possibile essere peggiori.
Possiamo senz'altro definire l'educazione un'esortazione a superare il principio del piacere e a sostituirlo con quello della realtà.
La differenza genetica più importante tra le nevrosi e le psicosi: la nevrosi sarebbe l'effetto di un conflitto tra l'Io e il suo Es, mentre la psicosi rappresenterebbe l'analogo esito di un perturbamento simile nei rapporti tra Io e mondo esterno.
Un uomo che è stato l'indiscusso favorito di sua madre mantiene per tutta la vita l'atteggiamento interiore di un conquistatore, quella fiducia nel successo che di frequente porta al successo effettivo.
Ricordiamo il vecchio adagio: si vis pacem, para bellum: se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: si vis vitam, para mortem: se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.
Bisogna spegnere l'eccesso più dell'incendio.
Niente ottiene successo come l'eccesso.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
La sincerità eccessiva può portare alla menzogna, come l'eccessiva dolcezza alla crudeltà.
Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione.
La via di mezzo è sempre la migliore: ogni eccesso conduce alla rovina.
Non è il mangiare o il bere che devono essere biasimati, ma il loro eccesso.
Il saggio per eccesso di saggezza diventa un folle.
L'uomo prudente va coi piedi di piombo e preferisce peccare per difetto che per eccesso.