Vada come sta a cuore al dio. Alla legge si obbedisce. Difendersi si deve.
La meraviglia è un sentimento assolutamente tipico del filosofo. La filosofia non ha altra origine che questa.
I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.
Non è la più vituperevole ignoranza quella che consiste nel credere di sapere ciò che non si sa?
Il retore e la retorica si trovano in questa posizione rispetto a tutte le altre arti: non c'è alcun bisogno che sappia come stiano le cose in sé, ma occorre solo che trovi qualche congegno di persuasione, in modo da dare l'impressione, a gente che non sa, di saperne di più di coloro che sanno.
L'invidia, la bile dell'anima.
Il soldato è come il monaco per cui l'ordine si chiama obbedienza.
La vera cifra del cittadino democratico non è il rispetto dell'autorità, che disprezza ma teme, o della legge, che appena può disattende, ma il servilismo.
Chi non ha mai imparato ad obbedire non può essere un buon comandante.
L'ordinare è opra signorile, l'oprare è atto servile.
La felicità è il frutto finale e perfetto dell'obbedienza alle leggi della vita.
Noi non sentiamo la nostra dipendenza, ma, ammettendo la nostra libertà, arriviamo a un assurdo; ammettendo invece la nostra dipendenza dal mondo esterno, dal tempo e dalle cause giungiamo a formulare delle leggi.
Le passioni non sono capaci né di servire né di comandare.
La solidarietà rende gli individui difficilmente controllabili e impedisce che diventino un soggetto passivo nelle mani dei privati. Quindi occorre una macchina propagandistica che corregga ogni deviazione dal principio della soggezione ai sistemi di potere.
Per mantenere il proprio rispetto per le salsicce, così come per le leggi, uno non deve guardare mentre le preparano.
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.