L'intelligenza è veramente una questione di gusto: gusto nelle idee.— Susan Sontag
L'intelligenza è veramente una questione di gusto: gusto nelle idee.
Insegnandoci un nuovo codice visivo, le fotografie alterano e ampliano le nostre nozioni di ciò che val la pena guardare e di ciò che abbiamo il diritto di osservare. Sono una grammatica e, cosa ancor più importante, un'etica della visione.
La fotografia è un'arte elegiaca, un'arte crepuscolare. Quasi tutti i suoi soggetti, per il solo fatto di essere fotografati, sono tinti di pathos.
Da quando sono state inventate le macchine fotografiche, esiste nel mondo un particolare eroismo: l'eroismo della visione.
La malattia è il lato notturno della vita.
Bisogna resistere alle mode, rispettare a ogni costo ciò che si crede valido per sé, e persino coltivare quello che ho sempre definito, come i dandy del XIX secolo, "il gusto aristocratico di non piacere".
E' importante lavorare assaporando il gusto di ciò che fai. Il sacrificio passa inosservato se fai le cose con slancio ed entusiasmo.
Il gusto si riferisce al passato, l'immaginazione al futuro.
De' cinque sensi, vedere, uldir, odorato sono di poca proibizione, tatto e gusto no.
Il buon gusto è meglio del cattivo gusto, ma il cattivo gusto è meglio di nessun gusto.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
E' pretenzioso creare arte solo per il gusto di colpire l'ego degli artisti.
Molti credono di avere un gusto classico e hanno soltanto un gusto borghese.
Egocentrico: una persona di cattivo gusto che si interessa più a sé stessa che a me.
L'attività estetica, nel suo aspetto di controllo e freno di sé medesima, si suol chiamare IL GUSTO.