La malattia è il lato notturno della vita.— Susan Sontag
La malattia è il lato notturno della vita.
Il carattere contingente delle fotografie conferma che tutto è caduco.
Da quando sono state inventate le macchine fotografiche, esiste nel mondo un particolare eroismo: l'eroismo della visione.
Una fotografia è insieme una pseudopresenza e l'indicazione di un'assenza.
La paura di invecchiare viene nel momento in cui si riconosce di non vivere la vita che si desidera. Equivale alla sensazione di abusare del presente.
Non si impara con l'esperienza, perché la sostanza delle cose cambia continuamente.
La malattia, come ingrandisce le dimensioni di un uomo ai suoi stessi occhi!
Non era triste che la maggior parte delle persone si dovesse ammalare per rendersi conto che è bello vivere?
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
Bisogna allontanare con ogni mezzo e sradicare col ferro e col fuoco e con vari espedienti, dal corpo la malattia.
Non fuggire i malati di malattie ripugnanti perché anche tu sei rivestito di carne.
Ci sono rimedi peggiori della malattia.
Se so che ho una cosa grave e so che esiste, non mi preoccupo, me ne occupo.
La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la salute anch'essa come una malattia.