Le malattie distinguono l'uomo dalle bestie e dalle piante. L'uomo è nato per soffrire.— Novalis
Le malattie distinguono l'uomo dalle bestie e dalle piante. L'uomo è nato per soffrire.
La filosofia è propriamente nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
A rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
Se vediamo un gigante, esaminiamo prima la posizione del sole e assicuriamoci che non si tratti dell'ombra d'un pigmeo.
La matematica è la Vita degli Dei.
Non dovrebbe esistere che un unico bisogno assoluto: l'amore, la vita in comune con le persone amate.
Non ci sono malattie, ci sono soltanto malati.
La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.
La malattia è il lato notturno della vita.
Se una infermità vi è nella mia mente essa non è abulia né impulsività, ma è l'eccesso di volontà.
Non può esser nota nessuna malattia da cui sia colpito un uomo vivente: poiché ogni uomo vivente ha le sue particolarità e soffre sempre d'una infermità particolare e sua.
Il male è già mezzo guarito quando se n'è scoperta la causa.
La maggior parte delle malattie traggono origine da un dispiacere.
Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.
A forza di credersi malato, lo si diventa.
Le malattie, specialmente le lunghe malattie, sono anni di apprendistato dell'arte della vita e della formazione dello spirito.