Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima.
Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.
Mi piace la convalescenza: è la cosa per cui vale la pena ammalarsi.
Nella malattia il dolore fine a se stesso non va mai accettato e va contrastato con qualsiasi mezzo. La malattia deve aumentare e non diminuire il rispetto per la libertà, l'autodeterminazione e la personalità dell'individuo.
Trarre dalla malattia, specialmente quando non è veramente tale, la maggior dolcezza possibile. Essa ne contiene molta.
Non fuggire i malati di malattie ripugnanti perché anche tu sei rivestito di carne.
Il male è già mezzo guarito quando se n'è scoperta la causa.
Bisogna allontanare con ogni mezzo e sradicare col ferro e col fuoco e con vari espedienti, dal corpo la malattia.
È la malattia che rende piacevole e buona la salute.
In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario.