La malattia è un processo fisico che dà inizio a quell'uguaglianza che la morte perfeziona.— Samuel Johnson
La malattia è un processo fisico che dà inizio a quell'uguaglianza che la morte perfeziona.
Le grandi imprese vengono eseguite non con la forza ma con la perseveranza.
La conoscenza è di due tipi: o conosciamo un soggetto per nostro conto, oppure conosciamo il posto dove poter trovare informazioni al riguardo.
Se costui crede veramente che non c'è distinzione fra vizio e virtù, allora... quando esce dalle nostre case è meglio contare i nostri cucchiai.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
Niente può essere inutile a un poeta.
È la malattia che rende piacevole e buona la salute.
Ci sono rimedi peggiori della malattia.
È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria salute al prezzo di una dieta troppo severa.
È nella malattia che ci rendiamo conto che non viviamo soli, ma incatenati a un essere d'un altro regno, dal quale ci separano degli abissi, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci comprendere: il nostro corpo.
In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario.
Attorno agli ammalati bisogna essere allegri.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
L'ammalato ribelle fa il medico crudele.
Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza.
La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.