È la malattia che rende piacevole e buona la salute.
L'armonia nascosta vale di più di quella che appare.
La natura ama nascondersi.
Non dando ascolto a me, ma alla ragione, è saggio ammettere che tutto è uno.
Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l'armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa.
Il dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi e prende nome dall'aroma di ognuno di essi.
È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria salute al prezzo di una dieta troppo severa.
La malattia è un processo fisico che dà inizio a quell'uguaglianza che la morte perfeziona.
Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Amavo molto i malati ed avrei valicato monti e valli, se mi avessero lasciato fare, per visitare un malato, non per curarlo, ma per amarlo.
Per malattia si deve intendere un intempestivo approssimarsi della vecchiaia, della bruttezza e dei giudizi pessimistici cose che sono in relazione fra loro.
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
La malattia è un linguaggio comunicativo, non un ammasso anarchico di cellule impazzite. Succede che il nostro corpo non sia soddisfatto della vita che fa e si lamenta, tenti di opporsi, critica il cervello per le sue scelte.
Non ci sono malattie, ci sono soltanto malati.
Fa bene qualche volta essere malato.
Attorno agli ammalati bisogna essere allegri.