Nessuno che una volta abbia riso veramente di cuore può essere irrimediabilmente cattivo.— Thomas Carlyle
Nessuno che una volta abbia riso veramente di cuore può essere irrimediabilmente cattivo.
Il pubblico è una vecchia. Lasciatela borbottare.
Non è la nostra facoltà logica e raziocinante che ci domina, ma quella dell'immaginazione.
Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
Da ogni parte si è cacciato via il vivente artigiano per far posto a un operaio senz'anima ma più veloce. La spoletta sfugge alle dita del tessitore e cade tra dita d'acciaio che la fanno girare più rapidamente.
Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.
Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all'inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente.
A che scopo dobbiamo vivere, se non per essere presi in giro dai nostri vicini e ridere di loro a nostra volta?
Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire.
Abbiamo anche molto riso, perché ridere insieme è un altro dei fondamenti essenziali del vivere.
Se dobbiamo credere ai nostri logici, l'uomo si distingue da tutte le altre creature per la facoltà di ridere.
Chi ride è malvagio solo per chi crede in ciò di cui si ride.
Il riso è il profumo della vita di un popolo civile.
A volte penso che nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
Chi non sa ridere non è una persona seria.
Riso. Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati. È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.