La storia del mondo non è altro che la biografia di grandi uomini.
Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.
Chi non ha fatto niente non sa niente.
Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia i cui fondamenti sono la virtù e il talento.
Speranza vana voler rendere gli uomini felici attraverso la politica!
Il sarcasmo è il linguaggio del diavolo.
Sono nella storia italiana il primo generale dei carabinieri che ha detto chiaro e netto al governo: una prefettura come prefettura, anche se di prima classe, non mi interessa. Mi interessa la lotta contro la Mafia, mi possono interessare i mezzi e i poteri per vincerla nell'interesse dello Stato.
La storia come banco da mattatoio.
Sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che ciò possa costituire una lezione nella storia ignominiosa di coloro che hanno la forza ma non la ragione.
Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci.
I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell'infelicità degli uomini.
E quando penso sia finita è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita.
Della nostra storia nulla vive se non raccontato (cantato).
La storia non è che il quadro dei delitti e delle disgrazie.
La storia vera è l'opera di chi si colloca là dove nessuno vorrebbe essere, nell'umiltà del servizio, nell'insignificanza apparente della bontà, nel silenzio degli uomini di buona volontà.
La storia umana è una storia di lacrime e di sangue. Come dissentire dall'immagine di Hegel che rappresenta la storia umana come un «immenso mattatoio»?