L'apoliticità non esiste. Tutto è politica.— Thomas Mann
L'apoliticità non esiste. Tutto è politica.
Il tempo non ha nessuna divisione visibile che ne segni il passaggio, non una tempesta con tuoni, né squilli di tromba che annuncino l'inizio di un nuovo mese o un nuovo anno. Persino quando inizia un nuovo secolo siamo solo noi mortali che suoniamo le campane e spariamo in aria con le pistole.
Se c'è qualcosa di ancor più raccapricciante del destino, è l'uomo che lo sopporta senza alzare un dito.
L'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
È l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.
Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico.
Opposizione: in politica, il partito che, tagliandogli le gambe, impedisce al governo di correre verso la rovina.
Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra.
È chiaro che la moltiplicazione dei partiti a tutta prima lusinga la vanità degli imbecilli. Dona loro l'illusione di scegliere.
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
Il linguaggio politico è concepito in modo da far sembrare vere le bugie e rispettabile l'omicidio, e per dare parvenza di solidità all'aria.
Nessun governo può essere saldo a lungo senza una formidabile opposizione.
Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale che trasforma un insorto in un burocrate.
Il compito della politica non è fare le manifestazioni ma cambiare le cose.
La storia è politica sperimentale.