L'odio è la nostra protesta contro l'«impossibilità» d'amore.— Thomas Merton
L'odio è la nostra protesta contro l'«impossibilità» d'amore.
L'amore incontra se stesso solo nell'atto d'amare. L'amore che si fa senza conoscenza, malgrado se stesso e contro la sua natura, non raggiunge la piena coscienza di se stesso.
Ogni uomo chiamato alla contemplazione è chiamato ad un certo grado di solitudine.
Il mio primo dove è di cominciare, finalmente, a vivere come membro del genere umano, che non è più ridicolo di quanto io sia. E il mio primo atto umano è quello di riconoscere di quanto io sia debitore a tutti gli altri.
Il dono della coscienza è una benedizione di Dio, ma può convertirsi in maledizione se noi non vogliamo che sia benedizione.
L'uomo è capace di umanità, lo voglia o no. È capace di essere figlio di Dio con pieno consenso o contro la sua volontà. È capace di accettare se stesso o respingersi.
L'odio, a differenza dell'amore, circoscrive la propria identità. Dimmi chi odi e ti dirò chi sei; dimmi chi ami e ne saprò quanto prima.
È proprio della natura umana odiare colui al quale si è recato danno.
L'odio non cessa con l'odio, in nessun tempo; l'odio cessa con l'amore: questa è la legge eterna.
L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
È più facile di quanto si creda odiarsi. La grazia è dimenticare.
L'odio non sempre nuoce a chi è odiato; sempre a chi odia.
Più forte dell'odio è l'amore. Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.
L'odio può essere il massimo impedimento allo sviluppo della compassione e della felicità.
In pista non esiste bianco o nero, ma solo veloce o lento. Non conta nient'altro. Né il colore, né il denaro e neanche l'odio.
L'uomo comincia a non odiare il suo prossimo soltanto quando tra lui e il suo prossimo può esserci almeno un muro di mezzo.