L'ordine è l'unica barriera che tiene lontana la morte.
La stupidità è una sorta di cecità, di sconnessione dagli altri. E in quest'atmosfera la malvagità si radica.
Quando il piede vuole sostituire la testa, oltrepassa un confine sacro.
Tutti abbiamo momenti di idiozia, e sono d'accordo che il male possa fiorire in questi momenti.
L'Ordine o lo si ride dal di dentro o lo si bestemmia dal di fuori; o si finge di accettarlo per farlo esplodere, o si finge di rifiutarlo per farlo rifiorire in altre forme; o si è Rabelais o si è Cartesio.
Il mondo è perduto, l'Europa è in fiamme; dalle ceneri sorgerà un nuovo ordine di cose, o, meglio, l'antico ordine apporterà la felicità ai nuovi regni.
Precisione non è pignoleria. La precisione ha uno scopo, la pignoleria nessuno.
Aveva perfettamente assimilato i principi di quella gerarchia non scritta che tanto gli era piaciuta a Olmütz e in base alla quale un alfiere può stare, senza possibilità di confronto, più in alto di un generale.
L'ordine è l'eterna legge dell'Infinito, il grande fattore dell'Universo, la divinità suprema.
E' nel grande ordine che vi è un piccolo disordine.
L'etica hacker rischia di esprimere esigenze che nascono da una insofferenza verso qualunque forma di gerarchia, perché intesa come necessariamente opposta alla ricerca e al confronto. C'è un rifiuto del 'padre' a favore di rapporti orizzontali, collaborativi, paritetici.
La vera libertà mentale è la capacità di creare l'ordine dal caos.
Il genio artistico agisce come quelle temperature estremamente elevate che hanno il potere di dissociare le combinazioni di atomi e di raggrupparli in un ordine assolutamente contrario, rispondente a tutt'altro tipo.
Perché è questo che facciamo noi animatori: ristabiliamo l'ordine con l'immaginazione, infondiamo speranza, senza sosta.