Adoro il caos, ma detesto l'imprecisione.
Genealogia della decadenza: dal saggio al filosofo, dal filosofo all'intellettuale, dall'intellettuale all'"operatore culturale".
La superiorità dell'aforisma: uccide la spiegazione.
Conoscenza del vero, conoscenza del nero.
La vanità è essenzialmente spettacolo e teatro, due parole che rimandano all'atto del guardare, osservare, contemplare, ammirare: nessuno sarebbe vanitoso, nessuno anzi avrebbe alcuna ragione di manifestarsi nel minimo gesto, se non potesse vedersi e, soprattutto, essere visto.
Se leggiamo ancora le opere della filosofia antica e moderna non è per il contenuto di verità ma per l'emozione estetica che le loro teorie dischiudono ai nostri interrogativi sull'esistenza: tutta la storia filosofica è storia fantastica, tutti i sistemi sono romanzi.
Metti tutte le cose al loro posto peculiare, e sappi che l'ordine è la grazia più grande.
Una vita ben ordinata garantisce un felice avvenire.
Questo che voi chiamate ordine è uno sfilacciato rattoppo della disgregazione.
Un ordine perfetto è il fondamento di tutte le cose.
La mia terza massima fu di vincere sempre piuttosto me stesso che la fortuna, e di voler modificare piuttosto i miei desideri che l'ordine delle cose nel mondo.
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
La libertà senza ordine e senza disciplina significa dissoluzione e catastrofe.
Ma noi non vogliamo la violenza, o la vendetta! Noi vogliamo l'ordine. Noi siamo i novelli crociati. E dobbiamo infondere coraggio ai nostri giovani! Loro aspettano soltanto un segno da noi! E allora diamoglielo, questo segno!
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Io non attribuisco alla natura né bellezza né bruttezza, né ordine né confusione, giacché le cose non si possono dire belle o brutte, ordinate o confuse, se non relativamente alla nostra immaginazione.